Nicola Piovani direttore
Giuliano Carella direttore
I Solisti Veneti
Massimo Mercelli flauto
in collaborazione con I Solisti Veneti
prima regionale!
I concerti del Premio Oscar Nicola Piovani si ispirano a tre celebri concerti della “natura” di Antonio Vivaldi. Nicola Piovani darà vita a tre nuove composizioni, che attualizzano i temi vivaldiani in un gioco ironico di rimandi e contrapposizioni. Un progetto che coniuga arte, cultura e quelle emozioni che spesso si ritrovano solamente proprio in una riflessione su quanto la natura ci offre. Un omaggio a un grande artista del passato la cui modernità risulta ogni giorno più sconcertante.
Programma
Antonio Vivaldi
Concerto op. 10 n. 1 in fa maggiore “La Tempesta di mare” per flauto e orchestra
Concerto op. 10 n. 2 in sol minore “La Notte” per flauto e orchestra
Concerto op. 10 n. 3 in re maggiore “Il Gardellino” per flauto e orchestra
Nicola Piovani
Tre Fenomeni
“Tsunami” Concerto per flauto e orchestra
“Eclissi lunare” Concerto per flauto e orchestra
“La Tortorella” Concerto per flauto e orchestra
scritti per e dedicati a I Solisti Veneti e a Massimo Mercelli
“I tre brevi concerti per flauto e piccola orchestra che presenteremo recano i titoli: Eclissi lunare, La Tortorella, Lo Tsunami.
Sono ispirati a tre celebri titoli vivaldiani: La Notte, Il Gardellino, La Tempesta di mare, tre noti capolavori. Stesse tonalità di partenza, stesse durate, stesso organico con qualche piccola deroga. Li ho scritti non per fare esercizio di stile, ma per scavare nell’attualità di quei suggestivi titoli, tenendo conto nel contempo della componente virtuosistica, sempre presente in Vivaldi. Il virtuosismo, come tutti sanno, a volte copre il vuoto di idee. In Vivaldi invece, quasi sempre il virtuosismo è un volo in alto, un ghirigoro atletico che racconta una profondità abissale di contenuti emotivi.
Quando nel comporre ti scegli un modello così alto, non puoi ovviamente entrare in competizione con l’originale, battaglia persa in partenza. E allora, per assolvere il mio desiderio di cimentarmi con materiale tanto grandioso, più che un capriccio, preferisco considerarlo un omaggio. Omaggio a un grande artista del passato la cui modernità risulta ogni giorno più sconcertante.”
Nicola Piovani